I dischi non comprendono tutto. Molte delle cose scritte fino ad ora sono state realizzate in pubblico soltanto dal vivo, per radio, o per iscritto, perché questo permette di andare più facilmente al proprio tempo. La difficoltà di allestire una raccolta sta per me nella sua non contemporaneità, e del resto, in effetti, sono ancora vivo… Quando in seno alla casa discografica è nata l’esigenza di questa pubblicazione, non l’ho presa per niente bene, ho iniziato a toccarmi e fare scongiuri, insomma, la sentivo auspicabilmente piuttosto prematura, ma alla fine me ne sono fatto una ragione e, se proprio un’antologia deve uscire, mi sono detto, meglio che sia da vivi… Comunque adesso, per un mese, farò come quell’artista americana che recentemente a Venezia ha finto un suo funerale.

Per il resto, in questo genere di cose tutto sta nello scegliere un titolo. E ce ne erano diversi a disposizione… Tutto a 6.50, per esempio, suonava bene, ma il prezzo era sbagliato. Tutto poco e male, il mio preferito, purtroppo giudicato disfattista dagli editori. Oltre lo Zenith, suggeritomi da Vito, mio padre, Pugnali e parole, raccolta, eccesivamente autoreferenziale, o ancora A spasso nel tempo… fantascientifico, oppure Pezzi scelti, come in macelleria, col prezzo di ognuno indicato a fianco, troppo soggetto a controlli…

Ricorrendo a formule più universalmente riconosciute, The best of è stata subito scartata. Chi poteva giudicare che un pezzo era meglio di un altro? Poi in lingua inglese, così brutalmente… No. Un buon titolo poteva essere Grandes exitos, grandi successi, ma che in italiano ricorda anche grandi uscite: di spirito, di scena, grandi cadute… Un argomento interessante, ma che prestava il fianco a fraintendimenti, aggravati dal fatto che diverse persone ancora oggi hanno idea che il suddetto artista sia brasiliano, o latino americano… Perciò insomma si è giunti a una formula essenziale ed altezzosa, proprio come in fondo dev’essere una raccolta, perciò, signore e signori, ecco a voi L’indispensabile di Vinicio Capossela, o anche L’indispensabile Vinicio Capossela.

Copertina e grafiche: Andrea Forlani, Francesca Leoncini, Francesco Nicoletti

Tracklist

  1. Si è spento il sole (inedito, cover di Adriano Celentano) – 2:26
  2. Marajà (da Canzoni a manovella; traccia #4) – 3:26
  3. Il ballo di San Vito (da Il ballo di San Vito; traccia #1) – 3:24
  4. Zampanò (da Camera a sud; traccia #2) – 3:00
  5. Morna (da Il ballo di San Vito; traccia #2) – 4:54
  6. Corre il soldato (da Canzoni a manovella; traccia #13) – 3:59
  7. Ultimo amore (da Modì; traccia #6) – 6:48
  8. Che coss’è l’amor (da Camera a sud; traccia #4) – 4:15
  9. Tanco del murazzo (da Il ballo di San Vito; traccia #13) – 5:14
  10. Con una rosa (da Canzoni a manovella; traccia #15) – 5:22
  11. Modì (da Modì; traccia #1) – 4:19
  12. Non è l’amore che va via (da Camera a sud; traccia #1) – 4:04
  13. Il corvo torvo (da Il ballo di San Vito; traccia #5) – 3:18
  14. Ma l’America… (da Camera a sud; traccia #9) – 3:17
  15. Scivola vai via (da All’una e trentacinque circa; traccia #7) – 4:29
  16. …e allora mambo (da Modì; traccia #7) – 3:30
  17. Una giornata senza pretese (da All’una e trentacinque circa; traccia #2) – 3:25
  18. All’una e trentacinque circa (da All’una e trentacinque circa; traccia #11 + ghost track strumentale) – 5:22

Musicisti in “Si è spento il sole”

Vinicio Capossela (voce), Glauco Zuppiroli (basso), Mirco Mariani (batteria), Giancarlo Bianchetti (chitarre)

Pubblicazione: 31 gennaio 2003

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